Venere
E’ il secondo pianeta più vicino al Sole dopo
Mercurio.
È facile osservarlo dalla Terra, data la sua
luminosità, prima dell’alba o subito dopo il tramonto.
In passato Venere veniva considerato un pianeta
gemello alla Terra per le sue caratteristiche fisiche come diametro, densità e gravità simili. Si
pensava persino che ci fosse la vita, ma le immagini delle sonde sovietiche
Venera e statunitensi Mariner rilevarono un mondo ostile , con temperature di
quasi 500° e pressione in superficie di 90 atmosfere.
Caratteristiche
:
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Periodo di Rivoluzione : 224,701 giorni
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Periodo di Rotazione : 243,16 giorni
-
Satelliti: 0
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Distanza media dal Sole : 108 milioni di
chilometri
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Temperatura media alla superficie : 480°
diurna , -33° sopra le nubi
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Densità ( acqua =1 ) : 5,25
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Gravità alla superficie (Terra = 1):
0,903
Curiosità:
La rotazione di Venere avviene in senso retrogrado,
ovvero se per ipotesi un uomo fosse su questo pianeta vedrebbe sorgere il Sole
a ovest e tramontare ad est.
Struttura, superficie e atmosfera:
La struttura interna del pianeta è molto simile a
quella terrestre, ovvero di un nucleo di ferro fuso dal diametro di circa 3000
chilometri, da un mantello e di una crosta.
Poiché ha una rotazione lenta, il pianeta è privo di
campo magnetico.
L’aspetto della sua superficie c’è stata chiara solo
con le analisi radar della sonda Magellano. Vi sono pianure, alture e
depressioni, ma sonda svelò pure una curiosità, ovvero ci sono pochi crateri da
impatto. L’aspetto quasi liscio ci suggerisce un pianeta giovane di circa 800
milioni di anni, ma probabilmente i fenomeni vulcanici hanno cancellato i
crateri d’impatto. Di fatti, quasi il 90% della superficie di Venere è coperta
da colate laviche.
Immagine radar della sonda Magellano
La pressione atmosferica esercitata sulla superficie
è di 90 atmosfere che ha causato la distruzione delle sonde inviate al pianeta
così da avere le uniche immagini reali del pianeta.
L’atmosfera di Venere è formata dal 96% di anidride
carbonica, il 3% d’azoto e il resto da gas come argon e anidride solforosa.
Questa produce piogge acide. La densa coltre di nubi permette il passaggio del
calore solare ma impedisce di farlo fluire verso l’esterno del pianeta, così da
provocare temperature alte al suolo di circa 500° da fondere il piombo. Questo
fenomeno lo chiamiamo effetto serra.
La densità delle nubi, che si estendono per circa 60
chilometri a -30° di temperatura e venti forti che si vanno ad attenuare
avvicinandosi al suolo, rendono il pianeta opaco tanto da riflettere la luce
solare ed essere uno degli oggetti più splendenti.
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